venerdì 25 giugno 2010
DSA. Criteri d'identificazione.
Ciao
Maria
Di seguito i link agli altri episodi
Secondo
Terzo
quarto
quinto
sesto
settimo
ottavo
nono
decimo
lunedì 21 giugno 2010
Laboratorio fonologico.
Suggerisco di leggere per primo il documento fonologia globale nella omonima cartella, perchè linka gli altri; successivamente fonologia analitica, che pure linka le schede.
I disegni sono in B/N da colorare "a mano".
FONOLOGIA GLOBALE
FONOLOGIA ANALITICA
Ciao
Maria, corsista del modulo PON "DSA- Criteri di identificazione"
domenica 20 giugno 2010
Modulo "Tam Tam" - giornalino scolastico

LEGGI IL GIORNALE ON LINE
Il modulo “Tam Tam" – giornalino scolastico è giunto alla conclusione.
Il percorso è stato guidato dall’esperto prof. Marco Di Mauro, giornalista e critico d’arte che ha collaborato ai mensili d’arte contemporanea Tema Celeste, Eklektika, La Voce della Campania, Lo Strillo, al settimanale La Voce della Provincia, al mensile giapponese Engine.
Attualmente è docente di Storia dell’Arte presso l’IPIA Marconi di Giugliano (NA), collabora con il prof. Vincenzo Pacelli, in qualità di cultore della materia, alle attività didattiche e di ricerca presso la cattedra di Storia dell’Arte moderna dell’Università Federico II di Napoli, facoltà di Lettere e Filosofia e collabora stabilmente al mensile d’arte contemporanea Flash Art e al quotidiano Avanti!.
Hanno collaborato alla gestione del percorso formativo le due tutor Tiziana Iannotta e Luisa Scotti.
Il gruppo partecipante (24 ragazzi delle classi quinte) è stato strutturato come una vera e propria redazione con un caporedattore, una segretaria di redazione, un correttore di bozze, redattori e fotografi.
I ragazzi hanno avuto modo di conoscere, anzitutto, i diritti e i doveri del giornalista e del cittadino e la legislazione inerente alla professione giornalistica (legge n. 69/1963, legge n. 241/1990, legge n. 127/1997, decreto legislativo n. 29/1993). Hanno compreso le differenze tra un articolo giornalistico e un testo narrativo. Hanno acquisito la capacità di impostare un editoriale, una rubrica, un articolo d’apertura, di spalla, di cronaca, di fondo. Hanno imparato a raccontare un evento prima in forma narrativa e poi in forma cronistica.
Per quanto riguarda i contenuti, l’attenzione si è focalizzata sul territorio e sull’ambiente sociale in cui insiste la scuola, alla ricerca di spunti per articoli di cronaca e di approfondimento.
I ragazzi hanno incontrato e intervistato il parroco della parrocchia dei Ss. Giuseppe ed Eufemia, osservando anche i dipinti presenti nella chiesa e approfondendo la conoscenza degli autori. Hanno incontrato ed intervistato un esponente dell’amministrazione comunale, chiedendo formalmente, ai sensi della legge 241/1990, copia di tutte le recenti delibere comunali.
La visita al Parco Taglia, invece, è stata l’occasione per discutere di problematiche molto sentite dai ragazzi, quali la disponibilità di spazi attrezzati, la sicurezza dei luoghi, la cura del territorio.
Anche la scuola è stata, ovviamente, oggetto di attenzione. I ragazzi hanno intervistato esperti, tutor e bambini partecipanti ai progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo per comprenderne la portata, il livello di coinvolgimento e il gradimento.
Con il supporto del computer, hanno imparato a predisporre le fotografie per la pubblicazione, elaborandole con Adobe Photoshop, mentre con Office Publisher hanno impaginato il giornale, stabilendo il formato, le dimensioni, il numero di colonne e di pagine, la struttura delle pagine, la collocazione dei vari articoli secondo la tipologia.
La costruzione di un giornale rappresenta una delle attività più avvincenti per i ragazzi e, allo stesso tempo, una delle più ricche di potenzialità formative. I ragazzi, infatti, diventano protagonisti di un’attività fortemente motivante in cui l’atto dello scrivere viene ad assumere un reale significato comunicativo. E non solo! Condividere scelte, confrontarsi su tematiche di interesse comune, stimolare la riflessione, raccontare e raccontarsi, esprimere idee rappresentano quella metafinalità che è l’educazione alla convivenza democratica, nucleo fondante di qualunque intenzione educativa.
Clicca sulle foto per sfogliare l'album
Modulo motorio
Inizialmente si è proceduto alla valutazione della situazione di partenza, verificando le abilità motorie dei bambini. Nelle successive lezioni sono state potenziate le differenti aree della psicomotricità, intendendo per psicomotricità sia la corporeità che l’affettività, l’intelligenza e la socialità.
Ciò premesso, il progetto è stato orientato a perseguire i seguenti obiettivi:
- esprimere le abilità motorie individuali, sviluppando gli schemi motori di base
- sviluppare le capacità coordinative
- realizzare un adeguato sviluppo corporeo completo
- permettere l’importante adattamento fisiologico generale
- realizzare e coordinare le azioni motorie attraverso l’uso della musica
- consolidare atteggiamenti e comportamenti sereni e sinceri nella relazione con gli altri: compagni, avversari, educatori, docenti.
- capire e sviluppare le regole di gioco nelle attività sportive individuali
(atletica leggera) e di squadra (minibasket e calcio)
Sono state realizzate, quindi, attività che hanno mirato al benessere generale del bambino, puntando l'attenzione non solo sull’aspetto motorio, ma anche su quello cognitivo, relazionale e affettivo, sviluppando tutte le aree che influenzano le strutture della personalità: SOCIALE, COGNITIVA, AFFETTIVA e CORPOREA.
domenica 13 giugno 2010
Drama in English: final oral test
Drama in English: T.P.R.
- Nella prima parte l'ins. esegue o mima azioni ma nello stesso tempo verbalizza, mentre gli alunni imitano le azioni;
- nella seconda fase l'ins. ripete i comandi con la stessa successione della prima volta e gli alunni eseguono;
nella terza fase l'ins. ripete i comandi in ordine sparso e gli alunni eseguono le azioni;
nella quarta fase l'ins. dà nuovi comandi e gli alunni eseguono.
Questo tipo di approccio si fonda sull'azione eseguita dall'alunno solo quando egli si sente sicuro di aver ben compreso la comunicazione dell'emittente.
Ecco uno stralcio dell'attività
venerdì 11 giugno 2010
Laboratorio parole ed emozioni: rappresentazione finale partecipata ai familiari.
I bambini sono riusciti ad affrontare l'imbarazzo e la timidezza di esibirsi in pubblico. Ciò è stato valutato come elemento di grande valore, considerando che molti dei partecipanti avevano una grande reticenza anche a parlare nel gruppo di pari. Sono riusciti, nella maggioranza dei casi, a dare 'dignità' a quanto stavano creando e inventando, senza banalizzare l'azione creativa. Di rilevanza è stata la partecipazione attiva dei parenti, che hanno potuto fare delle domande, sul percorso fatto dai loro figli, riferendosi all'esperta nel grande gruppo: momento , quindi, di condivisione e conoscenza.
Di seguito una breve videodocumentazione.
Drama in English: evidence of a show
Fermo restando che esso ha rappresentato un contenitore entro il quale rafforzare le "4 skills" e funzioni linguistiche e lessico specifici, gli alunni hanno esperito il drama come dramatizzazione di songs e novels, fruendo di mediatori (maschere) e non.
Le varie songs hanno contribuito a creare un clima ludico e a coniugare linguaggi diversi;
la novel di "Frankenstein" ha contribuito a sviluppare maggiormente l'espressione e la comunicazione;
i vari games hanno tradotto in termini di motivazione anche le verifiche degli apprendimenti.
Infine , alla proposta di Amy di scegliere una canzone tratta da un musical, gli alunni stessi hanno rilanciato con l'idea di una coreografia adatta. Divisi in gruppi, essi hanno cantato, coreografato, montato e realizzato.
Ecco alcune prove.
A cappella
Con la musica
giovedì 10 giugno 2010
Drama in English: Amy saluta
I have had a fantastic time teaching such beautiful students. They are very enthusiastic and I will miss seeing their happy faces every Tuesday.
Thank you to Angela and Giovanna for their support, you have both been a wonderful help.
Goodbye, I hope to see you all again one day!
Amy
xxx
mercoledì 9 giugno 2010
Drama in English: mask step by step
Non ultima ragione, la drammatizzazione, mediante la trasferibilità dell'esperienza tramite un "mediatore" (in questo caso la maschera), consente la libertà espressiva dell'alunno,
A tal fine gli alunni hanno realizzato le maschere dell'horror, in relazione all'ascolto-lettura-drammatizzazione della storia del dottor Frankenstein, per utilizzarle durante la rievocazione della stessa. Ecco le fasi di lavoro.
L'attività, non fine a stessa, rientra nella sfera dei "giochi di azione". Manipolare materiali plastici, realizzare oggetti, ipotizzare un progetto comune, collaborare alla realizzazione di esso, scegliere e decidere ciò che più si preferisce, esprimere e comunicare emozioni, sensazioni e sentimenti si unisce alla capacità di rispondere a istruzioni date dall'insegnante.
In pratica, oltre ai giochi controllati (indovinelli, memories, piccole gare, ...), che mirano all'espressione corretta in L2, fanno da contraltare i giochi di comunicazione (in questo caso di azione), che stimolano quelle stesse capacità richieste dal metodo del Total Physical Response di James Asher.