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martedì 30 giugno 2009

La costruzione del curricolo di Lingua madre e Matematica

Nell'ambito del corso in oggetto, destinatari noi docenti, con l'esperto Guglielmo Sellitto, coadiuvato dal tutor Pina Palumbo, sono state affrontate due importanti tematiche: la comunicazione strategica e il problem solving strategico.

Il problem solving è un approccio metodologico che studia i processi per analizzare, affrontare e risolvere situazioni problematiche, che coniuga le intelligenze plurime e coinvolge diverse aree di comunicazione.
Indubbiamente genera flessibilità cognitiva, in quanto destabilizza il "sistema" dell'immobilismo e attiva piuttosto la capacità di ragionare, collegare, ipotizzare, ricercare nuove piste e nuove soluzioni, scegliere, applicare, verificare i risultati.
Insomma: problem solving=no dogma.

D'altra parte, se consideriamo che la nostra società è così complessa e che l'alunno si trova a fronteggiare tante situazioni di mutamanto, adattamento, potenziale conflittualità, interazione, integrazione di codici e canali comunicativi (mediali e multimediali); se consideriamo che la scuola deve essere luogo di apprendimento generalizzabile a situazioni di vita reale;
se consideriamo che spesso, davanti al problema, l'alunno può ricorrere alla soluzione del flight (evito il problema) o del fight (lo affronto con aggressività) ecco che l'approccio sistematico del problem solving, così che diventi "forma mentis", senz'altro aiuta a vivere una cittadinanza consapevole e serena.
Nel riepilogo algoritimico che allego sono sintetizzate le fasi del processo, cui bisogna dedicare la massima cura.
Naturalmente la prima fase (problem finding) è determinante rispetto alle altre, in quanto il non avere consapevolezza del problema e successivamente il non saperlo definire (problem setting) ingenerano confusione e pregiudicano risultati risolutivi.

Il problem solving, visto proprio nella sua valenza generalizzante, può essere utilizzato per qualsiasi luogo di insegnamento/apprendimento, per altre esperienze conoscitive così che diventino appunto prassi di vita. Alla prossima :)
Angela, questa volta corsista.

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lunedì 29 giugno 2009

Perchè un corso sulle LIM

LIM, ovvero Lavagna Interattiva Multimediale.

Nella scuola italiana sta per compiersi una vera e propria rivoluzione tecnologica.

E pensare che dopo il Programma di Sviluppo delle Nuove Tecnologie Didattiche, avviato nel 1994, e i vari piani PON-FESR che hanno introdotto in tutte le scuole italiane postazioni e laboratori informatici multimediali ad uso degli allievi, si pensava che ormai si fosse raggiunto il massimo livello di dotazione tecnologica possibile.

Invece, ecco che il Ministero vara un nuovo progetto: Scuola Digitale-Lavagna, rivolto, in prima battuta, alle scuole statali secondarie di I grado e agli istituti comprensivi, ma è prevista l’estensione, in un prossimo futuro, anche alle scuole primarie.
Il piano consiste nel dotare le scuole di LIM, nell’attuare un piano formativo per docenti e nel realizzare un’azione di supporto in itinere per l’integrazione di questo strumento nella pratica didattica.

Ma cos’è la Lavagna Interattiva Multimediale?

Si tratta di un dispositivo elettronico, grande più o meno quanto una lavagna di ardesia, che rappresenta l’estensione video del computer. Sulla sua superficie è possibile scrivere, disegnare, gestire immagini, riprodurre file video, consultare internet, proporre contenuti disciplinari interattivi.

Ma… dov’è la novità? Anche il PC può fare tutto questo!

Il gioco sta proprio nella “superficie”. Lo schermo è touch-screen, si usano appositi bastoncini, ma anche le mani, per scrivere, spostare oggetti o animarli con un semplice tocco, rendendo la lezione dinamica e accattivante.
Ciò permette la manipolazione dei contenuti didattici e l’attivazione di tutti i canali sensoriali, rispondendo in modo efficace a tutti gli stili cognitivi e di apprendimento degli allievi.

In pratica, questo strumento rappresenta un forte catalizzatore dell’attenzione, grazie alla flessibilità d’uso, all’integrazione di diversi linguaggi, all’interattività e alla condivisione col gruppo classe e permette di spostare il focus dall’insegnante al contenuto, con particolare attenzione alle forme di comunicazione, alla gradualità, alla ricerca di tecniche specifiche e mirate.

Certo, la gestione di una LIM non è semplice, presuppone una buona padronanza nell’uso delle tecnologie e nella creazione di oggetti didattici ed è questo il motivo per cui si è deciso di precorrere i tempi e di iniziare ad orientarsi e a prendere confidenza con questo strumento, utilizzando i finanziamenti europei per la realizzazione di un corso di formazione destinato ai docenti, considerato anche che la scuola è già dotata di una Lavagna Interattiva Multimediale acquistata con un precedente finanziamento PON-FESR.

Nel video sottostante un esempio di utilizzo della LIM in una scuola del Trentino. I bambini si presentano e mostrano il posto in cui vivono. E’ in lingua tedesca, ma è abbastanza esplicativo e intuitivo.

domenica 28 giugno 2009

Progetto Genitori Psicologico "Educarsi ad educare"

P.O.N. …… CHE PASSIONE!!!

Il progetto “EDUCARSI AD EDUCARE” PERCORSO PSICOLOGICO indirizzato ai genitori , tenuto dall’esperto Dott.ssa Elisa Anna Lorè affiancata dal tutor Laezza Anna, ha avuto termine il giorno 18/06/2009.

Le verifiche di valutazione effettuate hanno fatto rilevare un indice di gradimento e di interessamento per le problematiche evidenziate ed analizzate, abbastanza alto.

I corsisti, infatti, hanno partecipato al progetto sempre con assiduità, facendosi coinvolgere positivamente dalle problematiche affrontate.

Si sono aperti “all’altro” abbandonando , dopo pochi incontri , quel senso di disagio e di chiusura da cui erano avvolti .

Si può ben asserire che non tutte, ma molte delle finalità prefisse sono state pienamente raggiunte , fornendo ai genitori la possibilità di mettere in discussione, in maniera costruttiva, il proprio ruolo genitoriale per poterlo rielaborare alla luce di nuove consapevolezze e competenze.

Tutor Anna Laezza




Modulo motorio: Armonia e salute

Il modulo "Armonia e salute" termina con un'attività incentrata sui percorsi, quale compendio e verifica delle competenze acquisite dagli alunni durante tutta la fase di realizzazione dello stesso.
L'attività, nel complesso, coniuga differenti abilità messe in atto durante i vari step di lavoro, al fine di far maturare negli alunni quelle competenze di tipo cognitivo, motorio, relazionale, psicologico che lo avviino alla consapevolezza del sè, anche in rapporto allo spazio e all'altro.

martedì 23 giugno 2009

Modulo motorio: Armonia e salute

L'attività che segue s'incentra sullo schema locomotorio del correre.
- Correre? E cosa c'è di più semplice ed automatico? -.
E invece molto c'è da dire al proposito.
Intanto i bambini, nella fattispecie a quest'età, corrono senza badare alla spesa energetica che profondono, laddove l'attività presuppone il controllo della respirazione, la coordinazione dei movimenti, il controllo della muscolatura.
Inoltre, mediante l'osservazione sistematica, è possibile notare l'andatura spesso poco armonica e la tendenza generale allo sbandamento laterale, su cui apportare i giusti correttivi.
Ecco che una sana e-ducazione motoria sviluppa capacità coordinative e armoniche.
Ovviamente l'approccio ludico è la metodologia più idonea a vivere esperienze che siano pregnanti ed efficaci per il bambino.


Modulo motorio: Armonia e salute

Gli schemi di base locomotori sono legati alla capacità di muoversi nell'ambiente con tutto il corpo.
Lo sviluppo progressivo prevede una sempre maggiore intenzionalità e coordinazione, che poi si estendono alla globalità della persona; in pratica sono "visibili" in ogni aspetto della personalità e interagiscono con tutte le altre intelligenze che ciascun individuo possiede.
Inseriti in un contesto di gioco, come quello proposto nel video, generano divertimento e piacere cinstesico, talora possono ingenerare paure e inibizioni, considerato che via via, purtroppo, ci si abitua ad un "fare pensante" più che ad un "fare agito".
L'osservazione sistematica di tali abilità consente di comprendere meglio i livelli di motricità dell'alunno e di intervenire con opportune regolazioni mirate all'acquisizione di sicurezza motoria, di autocontrollo, di consapevolezza dell'azione volontaria.
Inoltre, svolgere l'attività in gruppo favorisce da un lato l'autonomia e dall'altro il senso di inclusione e di relazionalità, di collaborazione per un risultato comune e di sana competizione.

lunedì 22 giugno 2009

Teatro delle emozioni - Laboratorio di creatività ed empatia

Il viaggio sorprendente degli alunni impegnati nel "Laboratorio di creatività ed empatia", puntualizzato dall'analisi riflessiva sul tema dei "Diritti dei bambini", si conclude con la rappresentazione scenica partecipata ai genitori.

La rappresentazione si configura come il momento conclusivo di elaborazione personale delle esperienze vissute: gli alunni sono chiamati, mediante la loro creatività, ad esprimere e comunicare vissuti emotivi, davanti ad un pubblico con cui stabilire una rete di contatto empatico.
I genitori sono rimasti molto colpiti da ciò che hanno visto, non ultimo dal poter cogliere quegli aspetti della personalità filiale che non sono visibili se non ad un occhio "attento" ed educato all'empatia.

L'esperienza ha visto un alto grado di partecipazione e di entusiasmo degli alunni che, dopo una fisiologica iniziale ritrosia ad aprirsi a se stesso e all'altro, sono progressivamente migliorati in rapporto alla sicurezza e all'autostima.


domenica 21 giugno 2009

Teatro delle emozioni - Laboratorio di creatività ed empatia

Nell'ambito del laboratorio gli alunni hanno sperimentato nuove modalità per rappresentare i vissuti altrui.
Indipendentemente dalle strategie adottate, visibili nel video di documentazione che segue, si tratta di fondare la relazione interpersonale lavorando su quella parte così assolutamente imprescindibile che è l'emotività.
Creare le condizioni idonee all'acquisizione del "perspective taking", provare ad entrare in sintonia con l'altro, (il che poi aiuta anche alla conoscenza del sé), fino a provare ad assumere il punto di vista dell'altro, conoscere e con-dividere le emozioni.
Pleonastico sottolineare che la persona è un albero che deve crescere integralmente ed armonicamente, per cui nell'e-ducazione bisogna curare tutti gli aspetti, nel rispetto della specificità ed unicità di ciascuno.

venerdì 19 giugno 2009

Formazione docenti: Leggere, conoscere, interpretare, comunicare con le LIM.

Ha avuto l’avvio il corso di formazione per docenti "Leggere, conoscere, interpretare, comunicare con le LIM".

Il corso, della durata di 30 ore, è condotto dall’esperto prof. Giovanni Monda e tutorato dall’ins. Luisa Scotti.

L’articolazione del progetto prevede 12 ore, da svolgere nel mese di giugno, destinate alla gestione tecnica dello strumento, e 18 ore, da svolgere nel mese di settembre, che verteranno sulla creazione di learning object.

Il prof. Monda si avvarrà, per la gestione del corso, del supporto di una piattaforma e-learning, da lui ideata e curata, accessibile dal sito Didattica Digitale.


Dal portale i corsisti potranno accedere ad una serie di contenuti che permetteranno il rafforzamento di quanto appreso e l’approfondimento delle varie tematiche affrontate.

Nella prima lezione l’esperto ha posto l’attenzione sui seguenti argomenti:
  • modalità di collegamento della LIM al computer
  • orientamento e allineamento della lavagna con il videoproiettore
  • introduzione alla barra del centro di avvio
  • il Notebook con la linguetta Raccolta


Modulo motorio: Armonia e salute

Ecco in particolare il concetto di spazialità e di relazione con l'altro: "occupare lo spazio" in modo consapevole è uno dei fondamenti per riscontrare la percezione del sè rispetto a quanto ci circonda, in termini di "luogo" e di "persone".
La fisicità, soprattutto in quest'era virtuale, va educata ed implementata nel percorso progettuale di ogni classe, ovviamente sin dalla più tenera età, per garantire una crescita armonica e lo sviluppo integrale del bambino, che tenga conto di tutti gli aspetti della personalità e delle intelligenze plurime.


Modulo motorio: Armonia e salute

Un gruppo di alunni delle classi prime sono stati impegnati nel modulo "Armonia e salute". Attività motoria come scoperta ed esplorazione spaziale, sviluppo dell'orientamento, percezione del proprio corpo, relazionalità e collaborazione, il tutto all'insegna del gioco, l'attività fondamentale mediante cui il bambino "fa", vive le sue esperienze, scopre, impara.
Le attività erano guidate dall'esperto Daniele Savariso, in collaborazione con Gabriella al quadrato, cioè Gabriella Del Prete e Gabriella Menditto.
Io, guardando le loro espressioni, me li mangerei di baci questi bambini :)))


mercoledì 17 giugno 2009

La costruzione del curricolo di lingua madre e matematica

15 Giugno

Primo incontro di progetto PON con l’esperta d’Italiano, Imma Guariniello e il tutor Pina Palumbo, del Percorso formativo di 30 ore destinato a noi docenti “La costruzione del curricolo di lingua madre e matematica”.

L’incontro ha previsto una prima fase di accoglienza e socializzazione,realizzata in circle time, nel corso della quale noi insegnanti della scuola abbiamo partecipato all’esperta le caratteristiche dell’ambiente socio-culturale di provenienza degli alunni, le problematiche educative ricorrenti, come ad esempio l’uso intenso del dialetto, la difficoltà di avvalersi, per varie ragioni, di metodologie “innovative”….

Dopo questo stimolante confronto di esperienze, l’esperta ci ha proposto di sperimentare la tecnica del braistorming, efficace con gli alunni per rilevare non solo le conoscenze e le abilità ma anche il loro vissuto.

Dopo aver richiamato brevemente le regole del brainstorming ( disporsi in cerchio, rispettare un tempo stabilito e parlare rispettando il turno mentre un partecipante appunta gli interventi) ha guidato una sessione di braistorming sul tema “Lingua Italiana”.

Alla fase di generazione delle idee è seguita la fase di riflessione.

La mappa mentale risultante è stata elaborata, collegando le informazioni con parole-legame, ampliando un livello successivo (a titolo esemplificativo, non esaustivo) fino a raggiungere uno stato valutato come accettabile dal gruppo.

Di seguito la mappa concettuale scaturita, elaborata successivamente con strumenti digitali.

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Sono stati poi considerati i possibili utilizzi della mappa concettuale:

  • una lista di idee trasferibile in una progettazione didattica d’Italiano;
  • una lista di macroindicatori, “piattaforma comune” per l’elaborazione di unità d’apprendimento multidisciplinari;
  • ……
Maria, insegnante elementare/corsista del percorso PON

martedì 16 giugno 2009

Teatro delle emozioni - laboratorio di creatività ed empatia

Nel corso del viaggio esplorativo dei diritti dei bambini si fa riferimento al "diritto di giocare, divertirsi, essere nutrito, vestito, di avere una casa e di essere assistito", dunque il "diritto imprescindibile a vivere bene".

Ecco come i bambini rappresentano lo stare insieme divertendosi, ad esempio.


Modulo "Onda sonora"

Mentre nell'esperienza precedente gli alunni delle classi seconde e terze erano impegnati in un'attività che coniugava voce e musica, questa volta essi stessi sono "produttori" di Musica.
Sulle note di "Happy birthday", alunni al lavoro con la diamonica, guidati dal docente Salvatore Capogrosso.


lunedì 15 giugno 2009

Teatro delle emozioni - laboratorio di creatività ed empatia

I "diritti dei bambini": la riflessione è dovuta in un percorso di acquisizione di consapevolezza del sè, quale soggetto di diritti e di doveri, parte integrante di comunità. A partire dall'attività di brainstorming e di circle time, passando attraverso la visione di un film mirato, in cui si propone il triangolo situazione iniziale-conflitto-risoluzione, si passa alla discussione e allo scambio di reciproche esperienze,ovviamente all'insegna del gioco, perché tutto si svolga in un clima di naturalezza per il bambino, che lo renda più libero di esprimersi e comunicare, di condividere esperienze. "Sentire" e "vivere" le emozioni nell' autoconsapevolezza e nella reciprocità.

domenica 14 giugno 2009

Modulo: "Onda sonora"

Alunni delle classi seconde e terze, con la guida del maestro Felice Di Lorenzo, coadiuvato dai tutor Salvatore Capogrosso e Maria Loveri, hanno sperimentato la coniugazione di musica e voce, con il loro "accompagnamento di ritmica".
Oggetto un inno, su musica di W. A. Mozart da "Il flauto magico" e testo del docente Salvatore Capogrosso.

Siamo qui quest'oggi a festeggiar con voi

e a cantar la nostra gioventù.

D'ogni classe siam scelti

per cantar insiem

e insiem

allor vogliam cantar con voi.

Con la musica nei cuor

dobbiam gioir

e chi è triste

vogliam far divertir.

Della scuola

noi siamo angioletti

ma talvolta un poco diavoletti.

"E allor fò io

tutti rigar dritto"

parola del professor Menditto.

Ma il controllo

vien dalla veranda

dove c'è la maestra Fernanda

che ci guarda

e a tutti noi dice:

"Qui comanda la nostra Direttrice".

Com'è bello

varcare quel cancello

tutti i dì al suon del campanello,

per andare nelle classi

tutti ad imparar

"Orsù, bambin, diamoci da far".

La maestra dice:

"Tutti a posto".

Le colonne

noi siam della Don Bosco.


mercoledì 10 giugno 2009

"Teatro delle emozioni - Laboratorio di creatività ed empatia".

Tra le attività iniziali del laboratorio, gli alunni delle classi quarte e quinte sono stati impegnati nella realizzazione di un pupazzetto di carta:



il pupazzetto in pratica rappresentava l'alunno stesso e consentiva un'operazione in alcuni casi molto delicata, quella della trasferibilità emotiva, rendendo più semplice l'espressione e la comunicazione del sè nella fase preliminare di conoscenza.
Lasciare che sia il pupazzo a "narrare" significava in certo senso non essere col proprio essere al centro dell'attenzione e sentirsi più liberi da vincoli emotivi o condizionamenti.
Il gruppo era formato da sottogruppi di alunni provenienti da classi diverse, dunque stabilire un approccio di relazione e di apertura, vissuta attraverso le emozioni, richiedeva strategie mirate alla rimozione di tutti i possibili ostacoli che si frapponessero alla creazione di un vero gruppo, affiatato e di interrelazione.

Ecco alcuni esempi.